Autore: Andrea Viviani
Prezzo: 23,00
Editore:
Poligrafo Editore
edito il 2007
Il volume racchiude i cinema multiplex che Andrea Viviani ha progettato tra il 1999 e il 2005. Pochissime sono le strutture di questo tipo che, in Europa, dimostrano una ricerca formale originale, a questo gruppo ristretto appartengono questi progetti. Numerosi premi e segnalazioni lo testimoniano, tra questi: la medaglia d’oro della Triennale di Milano e la medaglia di bronzo ai benemeriti della cultura italiana del Ministero dei Beni culturali, nel 2003.
L’opera di Viviani ha contribuito a qualificare un genere ritenuto meramente commerciale, dimostrando che la ricerca architettonica non ha confini. Nella visione che emerge, estesa ai progetti di concorso come alle altre opere realizzate, convivono sperimentazione formale, raffinati ragionamenti sulla luce artificiale e naturale, intuizioni sull’uso di materiali inconsueti (plastiche, resine, laminati), sofisticate tecnologie computerizzate. L’uso disinibito del colore, le contaminazioni grafiche, i disassamenti geometrici, avvicinano il linguaggio di Viviani più alle attuali tendenze dell’architettura olandese che al panorama nazionale contemporaneo. note biografiche <>Andrea Viviani (Padova, 1964) si laurea a Venezia (IUAV) nel 1989, nel 1998 fonda VivianiArchitettureStudio, oggi Viviani_Architetti, con studio a Padova, è premiato e segnalato in vari concorsi, tra cui: nel 2004 Premio Internazionale biennale “Dedalo-Minosse” e Premio Architettura “città di Oderzo”, VIII edizione, nel 2003 Premio “medaglia d’oro all’architettura italiana” , Triennale di Milano e medaglia di bronzo ai benemeriti della cultura italiana, Ministero dei Beni Culturali, nel 2002 Premio biennale “Marcello D’Olivo” per l’architettura costruita in Friuli Venezia Giulia e selezione per il concorso -D40_2 indetto dalla DARC per la realizzazione dell’infopoint alla biennale d’architettura di Venezia. Ancora nel 2002 e nel 2000 è segnalato nel FX international interior design award britannico, nel 1997 vince il concorso per il “Riuso dell’ex gasometro di Brescia”.