Una scatola bianca, asettica dove l’arte e il lontano rumore delle macchine per la produzione delle bambole convivono metaforicamente. Quadri, sculture, installazioni, si mostrano dentro uno spazio bianco che evidenzia l’opera d’arte nelle sue qualità espressive autentiche; grandi spazi, pareti di notevoli dimensioni, pilastri in cemento intonacati, soffitti con travi in ferro e pavimenti in cemento grigio, trattati con laconica sobrietà, conferiscono all’ambiente una dimensione di surreale metafisicità in cui l’oggetto d’arte può, al di fuori del tempo e dello spazio, comunicare la sua forza culturale e presenza sociale perenni.