Venezia, Palazzo Cavalli-Franchetti Sala del Portego venerdì 23 novembre ore 9.30 Un confronto tra la situazione italiana e due casi internazionali – Lione e Berlino – sviluppano il tema lanciato da AUDIS sulle ‘città da rottamare’, con il contributo di economisti, sociologi, urbanisti e architetti. Se le aree dismesse sono frutto dell’esaurimento di un ciclo economico e funzionale che ha coinvolto innanzitutto gli impianti industriali manifatturieri e le grandi infrastrutture, la ‘città da rottamare’ deriva da un rapido degrado del patrimonio residenziale, costruito sull’onda dell’emergenza, spesso per rispondere alle necessità della crescita industriale dell’Italia del dopoguerra. I due capi del problema sono oggi entrambi di assoluta attualità, ma mentre per le aree dismesse si sono avviate, sperimentate e concluse ormai numerose operazioni di recupero, per le parti di città residenziale in crisi strutturale si presentano problemi inediti che attengono all’assetto sociale, agli equilibri economici delle famiglie, all’integrazione con le nuove popolazioni immigrate, agli strumenti urbanistici di intervento. Quali sono le procedure per rigenerare parti di città residenziale? Come si interviene sul patrimonio privato? Quali sono le garanzie per un progetto di qualità formale e funzionale?