Partendo da un’analisi dei luoghi, della cultura e delle abitudini della comunità, la proposta progettuale propone un connubio tra architettura, arte e natura, che conserva e valorizza tutte le caratteristiche ambientali, sociali e intellettuali che contraddistinguono Luzzana, al fine di potenziarne “l’identità”. L’idea guida è basata sulle sensazioni ed emozioni date dalle caratteristiche del borgo medievale, così come ci pervengono anche grazie all’opera artistica del Meli. Le sue linee guide rafforzano il rapporto tra spazi urbani, arte locale e contesto. L’opera dello scultore, presa in esame per il suo valore comunicativo e religioso, è La Porta della Redenzione, in cui si evidenzia l’uso di forme astratte dall’alto valore figurativo. Da questa immagine di schegge impazzite, inserita nella planimetria del Borgo, si sono generate delle linee forza che, applicate agli spazi urbani, ne restituiscono una percezione continuamente mutevole, in relazione alla posizione dell’osservatore, un’architettura organica inserita nella storicità del fulcro medievale. Queste linee non disegnano solo una nuova pavimentazione, ma definiscono dei punti focali nei percorsi, valorizzano gli edifici storici, compongono degli spazi a verde, spazi d’acqua e anche delle strutture, in modo da valorizzare la percezione e la funzione di ogni singolo spazio urbano. I materiali locali, gli elementi d’illuminazione a led, in parte alimentati dai pannelli fotovoltaici delle pensiline d’ingresso, la nuova segnaletica caratterizzata dal corten forato, il totem, e altri elementi di progetto, hanno ricercato l’integrazione con le caratteristiche del luogo ma, allo stesso tempo, ricercando il potenziamento delle sue specificità attraverso la rivisitazione evolutiva della sua natura.