“Il nostro obiettivo è ora chiaro: dobbiamo dimostrare come la casa sia uno dei più potenti elementi di integrazione per i pensieri, i ricordi e i sogni dell’uomo. Il fattore coesivo, in tale integrazione, è rappresentato dalla rêverie. Il passato, il presente, e il futuro affidano alla casa dinamismi differenti, dinamismi che spesso interferiscono tra loro, talvolta opponendosi, talora stimolandosi reciprocamente. La casa, nella vita dell’uomo, travalica le contingenze, moltiplica i suoi suggerimenti di continuità: se mancasse, l’uomo sarebbe un essere disperso. Essa sostiene l’uomo che passa attraverso le bufere del cielo e le bufere della vita, è corpo e anima, è il primo mondo dell’essere umano.”
Gaston Bachelard, La poetica dello spazio.
Oltre la sottile velatura delle tende si intravedono fiorire piccoli orti ricavati in un angolo di verde che si fa spazio nella stratificazione densa della città. Varcata la soglia, una lama di luce si infrange sopra l’antica madia avvolta nella nicchia d’ingresso, una gelosia in rovere lascia intravedere gli ambienti più intimi e riservati dell’appartamento; girato l’angolo uno studiolo accoglie nello spazio della zona giorno, che si distende longitudinalmente lungo la superficie calda del tavolato, superata la quinta di mattoni e vetro acidato. Sfondo della parete di armadi, custodi discreti di tutti gli oggetti della casa, il volume della cucina si erge a centro della scena, separando senza escludere lo spazio da lavoro dal soggiorno. Alle sue spalle un piano bocciardato in okite corre per l’intera parete a chiusura dell’inquadratura. Tutti i mobili, realizzati su misura come capi di alta sartoria, si adattano alle esigenze quotidiane dei committenti e diventano parte dei muri perimetrali a settentrione, mentre a meridione la luce del sole filtra attraverso la cortina semitrasparente formata da diciotto metri di tessuto. Oltre la gelosia, gli ambienti si imbruniscono assumendo toni virideggianti, siamo nella parte più riservata della casa. Nel disimpegno si affacciano il servizio principale, la lavanderia ricavata in nicchia e le stanze da letto. Lo spazio della camera padronale si scopre traversato lo spogliatoio, mentre la seconda camera è caratterizzata dalla bicromia delle pareti. Nei servizi la luce naturale si riflette sulla superficie opalina dei mosaici diffondendosi e rimbalzando tra le materie. I pochi segni del progetto, misurati, vanno a ricomporre e ordinare lo spazio, originariamente afflitto da troppi accidenti, adattandolo così al vivere contemporaneo.