Mikado e’ il progetto innovativo del designer Filippo Mambretti ha vinto Young & Design 2015
La rilettura in chiave destrutturata dell’estetica classica dei lampadari a sospensione. La lampada vincitrice dello Young & Design 2015 si chiama Mikado di Morosini, design Filippo Mambretti, è un intreccio di linee e piani che producono un fluttuante movimento nello spazio generando figure geometriche semplici o complesse.
Disponibile nelle versioni a sospensione a 3 e 5 luci lineari, oppure a 1, 2, 6, 12 e 18 luci indipendenti, Mikado permette una personalizzazione estrema del suo aspetto, passando da un’estetica rigorosa e formale a composizioni del tutto originali e articolate. Il modulo base è formato da due cavi e un tubo metallico, dalla lunghezza di 75 oppure 50 cm, che funge da separatore. Sovrapponendo più moduli e inclinando il tubo divisorio verso l’alto o verso il basso è possibile creare ulteriori figure geometriche, forgiando il disegno della lampada secondo i propri gusti estetici e aumentandone il grado di elaborazione.
I diffusori, dalla finitura in metallo nero opaco, sono disponibili anche nella versione con vetro satinato, che arricchisce la lampada di preziose e brillanti rifrazioni. Le sorgenti luminose scelte sono di tipo LED, racchiuse in particolari metallici di forma conica, per assicurare un buon grado di illuminazione con consumi contenuti.
Un design così caratteristico perfetto nelle abitazioni moderne più prestigiose, soprattutto se di grande metratura, o in strutture contemporanee di carattere commerciale. La libertà di modificare la forma di Mikado a proprio piacimento consente di ottenere risultati stilistici molto variegati, dal grande impatto estetico, optando per la sobrietà e la pulizia formale oppure per l’asimmetria e il decostruttivismo puro, in contrasto o in combinazione con la complessità degli altri elementi d’arredo.
La lampada è stata selezionata come vincitrice dell’edizione 2015 di Young & Design, lo storico concorso organizzato in occasione del Salone del Mobile, nato con lo scopo di dare maggiore visibilità ai giovani designer. Il progetto di Filippo Mambretti ha determinato la scelta della giuria per “l’ottima interpretazione della tradizione italiana contaminata da altre culture” e per l’invenzione del cavo come funzione decorativa e il rapporto tra il volume della lampada e il suo vuoto.