Il nome di questo progetto sperimentale sviluppato dallo studio suggerisce l’idea di contenere una casa prefabbricata all’interno di un container navale. L’idea è appunto quella di un’abitazione, pensata come rifugio temporaneo in caso di emergenza, completamente autosufficiente e facilmetne trasportabile ed assemblabile. Una volta trasportato il container questo viene aperto lungo il fianco più lungo, successivamente un muro in terra cruda (reperita in loco) crea un’ulteriore spina strutturale per l’appoggio del sistema di travataura lignea della copertura, vengono poi installati serramenti di chiusura e i necessari servizi igienici. L’autosufficienza energetica viene garantita attraverso l”installzione in copertura di pannelli solari termici e fotovoltaici, inoltre una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana è abbinata al servizio igienico allo scopo di garantire l’approvigionamento idrico per il servizio stesso.