Covid-19: finalmente l’Ance sospende i cantieri in tutta Italia

In un comunicato stampa l’Ance, dopo aver soprasseduto creando grande confusione nel mondo dell’edilizia, dichiara la resa. Non sono bastate le emanazioni, quasi quotidiane, del Consiglio dei Ministri per fermare il settore. Fino ad oggi nelle città vuote rimbombavano solo i frastuoni dei cantieri ancora aperti. In un Paese fermo abbaimo visto recarsi al lavoro, per strada infermieri, medici, carabinieri, vigili del fuoco… e operai, architetti e ingegneri. Chi fosse in prima linea tra questi lo sappiamo, ma ancora ci chiediamo cosa abbia dato l’opportunità, o in alcuni caso obbligato, molte aziende di settore a continuare il lavoro in queste condizioni. Eppure in Israele si sono fermate le battaglie, nel mondo si sono sospese le guerre civili, nei cieli non volano più aerei.

Per anni abbiamo riempito le pagine dei quotidiani e le trasmissioni televisive sul tema della Sicurezza sul lavoro e oggi, in un istante e senza esitazione, abbiamo visto quanto in effetti il settore sia interessato nel concreto alla sicurezza dei propri lavoratori. Mandati a lavorare senza alcuna dotazione di sicurezza adeguata.

Finalmente oggi, con colpevole ritardo Ance prende posizione:

Impossibile garantire sicurezza e salute dei lavoratori secondo le ultime disposizioni del Governo.Necessario provvedimento immediato che consenta alle imprese di fermare i lavori “Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso diresponsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere icantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sonole condizioni per poter proseguire”, dichiara il Presidente Ance, Gabriele Buia. “Avremmo volutoresistere e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto della situazione. Unarichiesta grave e inedita per uno dei principali settori economici del Paese che si è resa necessaria inquesti difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi nongestibili”, spiega Buia. L’organizzazione del cantiere, infatti, in troppi casi non consente di conciliare laprosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo Dpcm. Tra le altre difficoltàsegnalate in questi giorni dal sistema Ance su tutto il territorio nazionale, si evidenzia: impossibilità direperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di assicurare servizi di trasporto, vitto ealloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti aicantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.“Ma per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti chiediamo alGoverno di adottare immediatamente una serie di misurenecessarie che vanno inserite nelprossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, aggiunge il Presidente deicostruttori. Tra queste:Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto ilterritorio nazionale per l’anno in corso; Sospendere tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasialtro genere in scadenza; Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e attivareimmediati pagamenti per i cantieri che si fermeranno. “Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo fare e chiedere affinché sia tutelata la nostra forzasociale ed economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a lavorare per far crescere ilnostro Paese più forte di prima”, conclude Buia.

La Redazione
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