Il progetto per la realizzazione di un punto ristoro all’interno della cosidetta Casa del Tamburo sul Forte di Osoppo (edificio eccellentemente recuperato dall’Arch.Pierluigi Grandinetti) si è fin da subito confrontato con due differenti sfide: offrire una soluzione per valorizzare un sito di notevole pregio, dimostrare la possibilità di realizzare un buon progetto con un budget assai limitato. L’onere di dar vita a questo nuovo spazio è stato assunto dalla locale Pro Loco coinvolgendo così l’intera comunità nel progeto ed evitando di connotare l’iniziativa con un carattere troppo commerciale. Per questo motivo il progetto è stato completamente autocostruito. L’idea cardine è stata quella del riciclo, il bancone realizzato in tubolari di ferro è stato successivamente rivestito con dei pannelli realizzati mediante l’incollaggio stratificato di svariate striscioline di cartone che creano una texture che ben si integra con le cromie della pietra e del cotto circostanti. I rivestimenti di tutti piani realizzati con lamiere di scarto tagliate e sagoamte e ulterirmente ossidate sposano la filosofia dell’uso del ferro tinteggiato nero che ha governato il progetto di recupero.