Corea del Sud: ci si confronta con un’area dalla marcata relazione storica e naturalistica. Qui, scavi recenti hanno portato alla luce reperti archeologici di notevole importanza nonché all’identificazione di una lastra di basalto di 20 m di profondità; sarà proprio da questa duplice relazione, “storia-materia” che si svilupperà il progetto.
Il museo di 5000 mq di superficie suddivisi tra sale espositive, sale interattive e audiovisive, punto ristoro, bookshop, archivi e servizi annessi, si sviluppa lungo una sezione ipogea che permette di raccontare una parte del passato del sito mediante la messa a nudo dei suoi strati geologici. Un corridoio naturale a cielo aperto diventa ingresso e snodo, distribuendo i percorsi e lasciando tempo alla riflessione interiore. La luce naturale penetra negli spazi espositivi mediante aperture verso le attrezzature antistanti il museo: camping, aree di ristoro e laboratori a cielo aperto. Dagli spazi ipogei si passa a una più diretta relazione con la natura circostante mediante una torre panoramica a Est delle aree espositive, mentre un percorso di risalita collega gli spazi museali con l’area degli scavi archeologici dove natura e memoria si uniscono.