Vicende del Cantiere di Roma di Zaha Hadid
22 milioni di euro erogati e spesi per la costruzione delle fondamenta, di alcuni setti portanti dell’edificio e di una parte della “suite 4”, su 80 milioni di euro totali previsti per l’ultimazione dell’opera. L’opera ha consumato già il 27,5% dei fondi previsti, e il 100% di quelli stanziati. E’ paradossale, infatti, la situazione che si è creata intorno al MAXXI e alla sua realizzazione. Durante la conferenza stampa di Zaha Hadid, in occasione della presentazione del cantiere di Roma alla stampa, in presenza del Ministro ai Beni Culturali Rocco Buttiglione e del Direttore del DARC Pio Baldi, è emerso quanto sia precaria e disastrosa la situazione finanziaria del cantiere. Cantiere MAXXI Ad oggi il direttore del S.I.I.T. Lazio Valeria Olivieri non è in grado di rispondere alla questione riguardante l’ammontare dei fondi ancora disponibili per il completamento dell’opera. Una storia in linea con le vicende italiane più discusse. A soli 500 metri dell’Auditorium di Roma un’altro cantiere rischia, seppure per vicende differenti, di subire il blocco dei lavori. Cantiere MAXXI Inaccettabile a mio giudizio l’incapacità di determinare quanti fondi siano destinati all’opera per il 2006 a soli 10 giorni dal nuovo anno, ma soprattutto dopo che i 22 milioni di euro stanziati a inizio lavori sono già esauriti. La situazione è che l’opera è in corso di realizzazione, è stata approvata una spesa ammissibile di 80 milioni di euro, 22 sono già stati utilizzati ed ora si stanno cercando gli altri 58 milioni di euro mancanti. Paradosso che colpisce ancora di più nel momento stesso in cui è la stessa autrice del progetto, Zaha Hadid, a denunciare il fatto, seppure in modo molto garbato, presentando sul maxi-schermo della sala conferenze opere da lei progettate con le medesime tecnologie del MAXXI iniziate a costruire allo stesso tempo e terminate già da 6 mesi. E’ il caso del BMW Central Building a Lipzia in Germania e dell’estenzione del museo Oudrupgaard di Copenhagen in Danimarca. BMW Central Building Lipzia Situazione di certo imbarazzante, non tanto per l’impresa esecutrice dell’appalto, quanto per le istituzioni che al paragone effettuato dell’architetto iracheno tra Italia e altri paesi europei a sua detta più efficenti (vedi Germania e Danimarca) non hanno saputo rispondere altro che: Gli altri Paesi pensano ai loro problemi l’Italia pensa ai suoi. Le conclusioni si tireranno alla fine. Il problema è che se il metro di giudizio, per ciò che riguarda l’efficienza del nostro paese, dovesse essere il cantiere del MAXXI, già a 1/3 dei lavori ne usciremmo con le ossa rotte nel confronto con gli altri governi europei. Figuiamoci alla conclusione del cantiere. Cantiere MAXXI di Zaha Hadid Parlare di altro, delle tecniche di costruzione, del calcestruzzo ad alta tecnologia impiegato, delle casseforme tedesche utilizzate per il getto dei setti o delle tecniche utilizzate per la carpenteria, non ha senso se la prospettiva è di vedere fermare il cantiere perché fuori budget. Cantiere Zaha Hadid Roma A noi non resta che attendere e denunciare questa grave situazione che si è creata, sperando di non essere costretti a vedere per troppo tempo quei ferri di attesa che testimoniano più di ogni altra immagine il timore per il fermo dei lavori a cui il cantiere sta andando incontro.