L’antica casa grossista Fotoforniture Guido Sabatini é un nome ben noto per la tradizione e la professionalitá garantita tanto agli amanti neofiti quanto ai professionisti della fotografia a Roma.
L’idea di progetto doveva quindi riuscire a dare spazi nuovi e accattivanti destinati alla vendita, riorganizzarne le funzioni ma soprattutto sottolineare ed enfatizzare la peculiare offerta di servizio che questa ditta commerciale é in grado di fornire.
Il “negozio” Sabatini non concorre semplicemente in una gara commerciale al ribasso del prezzo, offre piuttosto un prezioso supporto di consulenza specialistica in materia, un vasto e curato assortimento di prodotti professionali ed esclusivi, una assistenza alla vendita che diviene un servizio sempre piú prezioso in un mondo in continuo adeguamento tecnologico.
Ecco nascere un progetto che vede protagonisti della sala vendita due grandi banchi: uno destinato all’esposizione dove i prodotti vengono mostrati e resi tangibili all’utenza che li puó provare toccare e valutare richiedendo eventualmente l’assistenza del personale di sala, dall’altro lato un banco servito dove il pubblico, quasi come al bancone di un american bar, si accosta e intrattiene con il personale di vendita tutte le conversazioni necessarie ad approfondire la propria ricerca e dove, infine, completa l’acquisto.
I banchi sono realizzati in resina, un nastro continuo che traccia il pavimento in parquet, sale e si snoda a segnare il luogo di scambio. Il bianco e il grigio costanti nel resto del locale e delle pareti, quasi un omaggio alla raffinata bicromia dell’arte fotografica, evidenziano una ricerca di sintesi e pulizia formale.
Ma il progetto, come l’idea generatrice dei proprietari, non si limita a fornire un semplice locale commerciale.
L’attenzione al tema dello scambio, culturale e sociale prima ancora che economico, sviluppa un tema parallelo che convive nel negozio, o meglio concept store, che abbiamo realizzato. Ecco che proprio il primo corridoio di ingresso ospita a sinistra due vetrine “museo” che vedono esposte macchine fotografiche e strumenti antichi, un antiquariato e curiosità non in vendita.
Sull’altro lato del corridoio la parete bianca é deputata ad ospitare un ciclo di mostre fotografiche di alto livello culturale che continuano all’interno del negozio e si sviluppano come un percorso parallelo alle vetrine commerciali, come se fosse un altro livello di lettura del negozio stesso. Completano poi lo store una sala corsi, una sala video, una sala usato, a completamento della versatile e poliedrica offerta. L’ambizione é che la nostra architettura, curata con accorta pazienza nei dettagli visibili ( materiali, forme, colori e luci) o meno visibili (funzionalità, accorgimenti, risposte alle esigenze gestionali, ottimizzazione degli spazi) diventi il miglior partner di questo affascinante e alquanto unico progetto commerciale e culturale.