Il progetto, con realizzazione programmata in più fasi (uffici aperti), riguarda la nuova distribuzione funzionale su quattro livelli dell’edificio che ospita gli uffici amministrativi Caritas Diocesana di Ladispoli. Considerata la complessità di gestire il progetto in una situazione di “forte contenimento dei costi”, i materiali sono stati utilizzati per “l’essenziale”, senza creare alcuno spreco. A volte imparare a consumare meno e a consumare meglio è importante anche perché sviluppa livelli superiori di creatività e di immaginazione. Le richieste della committenza – spazio, luce, apertura, trasparenza, fluidità – sono state sintetizzate con un “abbraccio luminoso” che, ripetuto sui vari livelli dell’edificio e proiettato a terra su pavimentazione in gomma industriale bicolore, è di accoglienza al visitatore: segno caratterizzante del progetto è la parete in vetro mattone, che riporta l’edificio ad una sorta di pulizia generale, distributiva e ed estetico-funzionale, di cui aveva bisogno. Questa – in sintesi – la tematica intorno alla quale ruota il nuovo progetto. Questo tipo di approccio, dunque, ci ha consentito di prendere un po’ le distanze dalla frenesia della matita, del “bel disegno”, del formalismo, dello stile e di concentrarci su quegli che sono gli elementi basici richiesti.
The project, with completion scheduled in phases (open offices) concerning the new functional distribution on four levels of administrative office building of Caritas in Ladispoli (Rome). In view of the current economy phase’s complexity, we have use materials as they’re needed, without waste. Learning to consume less, and better, is important because, apart from anything else, it teaches you to develop previously unknown levels of creativity and imagination. The customer requirements – space, light, openness, transparency, fluidity – were summarized with a “bright embrace” to visitor that is repeated on various levels of bulding and projected on industrial rubber floor: the sign project is the glass brick wall to bring the building to a kind of general cleaning, and distribution and aesthetic-functional, which he needed. These are, briefly, the themes aound which the “new project” is formed. The consequential approach allows us to distance ourselves from the mad urge of the pencil, of the “pretty” drawing, of formalism, style and to concentrate on basic elements required.