Il progetto comprende un complesso di ville situato lungo l’asse ferroviario Bari – Bologna e in prossimità della strada che collega Bisceglie a Trani. L’intervento ha visto la realizzazione dei lavori in quattro lotti distinti per un totale di 29 corpi di fabbrica indipendenti – ognuno dei quali risolto con tipologie differenti dalle altre – con la precisa volontà di offrire alla clientela un’ampia gamma di soluzioni abitative. L’architettura delle ville è caratterizzata da un lato dalla rilettura in chiave moderna di stilemi architettonici di ispirazione classica, dall’altro dalla riproposizione di temi cari all’architettura rurale pugliese( dalle masserie fino alle torri di avvistamento spagnole lungo il litorale).I dettami sono inoltre tutti legati all’architettura mediterranea nei continui rimandi alle forme pure di bianco accecante e nell’utilizzo dei materiali tipici del luogo – pietra a spacco, tufo e legno – che grazie ai propri contrasti formano prospettive e visuali sempre diverse.
Con il complesso ” ECOpus” l’impresa esecutrice e i progettisti hanno voluto trasmettere un forte segnale di cambiamento al mercato residenziale della zona, puntando su una realizzazione di altissima qualità costruttiva che potesse mettere in campo i dettami della bioarchitettura, per perseguire notevoli livelli di comfort abitativo senza dimenticare il risparmio energetico. Pertanto particolare attenzione è stata posta su alcune scelte fondamentali,quali lo studio dei diagrammi solari e conseguente scelta degli orientamenti delle ville, nonchè un uso di dispositivi per la riduzione dei consumi idrici potabili. Isolanti naturali abbinati ad una scelta di materiali eco-compatibili tipici della tradizione costruttiva locale. Con l’incremento dello spessore della muratura esterna (realizzata con mattoni in argilla a bassa conduttività) e attraverso un aumento dello spessore della coibentazione, si è aumentata l’inerzia termica della struttura. Inoltre si sono adeguati gli impianti elettrici all’uso dell’energia fotovoltaica, oltre al recupero dell’energia solare per la produzione di acqua calda sanitarie.