La riconversione di un’architettura degli anni ‘30
A firmare il progetto lo studio Pierattelli Architetture che da anni si confronta con l’evoluzione del concetto di ospitalità.
Nuovi modi di vivere, viaggiare, relazionarsi. Con il mutare della società, cambiano anche le architetture, gli spazi, gli interior dei luoghi privati, pubblici, di accoglienza. E il concetto di ospitalità si veste di nuovi significati.
A Firenze apre YellowSquare ha saputo declinare il concept ostello in modo contemporaneo, dando vita a un vero e proprio hub di attività, a un luogo di scambio e incontro, non riservato solo ai turisti, ma anche ai locals.
L’architettura rinasce in un format dinamico, giovane, interculturale.
L’ostello apre al pubblico ad aprile 2022 in una delle zone chiave della città, a pochi passi dalla Fortezza da Basso: sarà quindi la terza struttura del brand, dopo l’apertura milanese avvenuta nel corso del 2021.
Allo studio fiorentino Pierattelli Architetture è stato affidato l’incarico di definire un nuovo concept di accoglienza informale e sviluppare una narrazione capace di essere forma e sostanza, struttura e contenuto, spazio e messaggio.
Nato dalla riconversione di un’architettura degli anni ‘30, YellowSquare Firenze ha una capienza di 250 posti letto distribuiti in stanze da quattro a otto posti, e conta anche 12 stanze private. L’approccio del brand mette al centro valori della condivisione.
L’ostello è uno spazio polifunzionale e inclusivo e punta sulla capacità di attivare relazioni organizzando anche numerose attività, dalle cooking lessons ai corsi di yoga al tramonto. Fiore all’occhiello del progetto la piscina e il solarium all’ultimo piano, con una vista impareggiabile sullo skyline di Firenze.
YellowSquare Firenze offre ai suoi ospiti una serie di servizi pensati per favorire la convivialità e le relazioni: dal clubbing al benessere, dai corsi di yoga a quelli di cucina, passando per gli spazi dedicati al coworking. L’esperienza food & beverage si sviluppa su tre livelli, come i momenti della giornata: dal basement, luogo fertile per la cultura underground e i cocktail della notte da provare nel cosiddetto “Bargiù”, al “Barmezzo” per tutti i piaceri del giorno, al “Barsù”. Mentre il rooftop con vista panoramica su Firenze è ideale per trascorrere momenti di relax nella piscina e nella zona solarium.
Colori vitaminici, dai toni accesi del giallo e dell’arancione a quelli più freddi del verde e dell’azzurro, sono protagonisti del progetto e trasmettono un senso di accoglienza ed energia. La matericità della fibra fonoassorbente a soffitto diventa una texture avvolgente negli spazi di passaggio. Le geometrie e i segni cromatici delle pareti e del pavimento delineano interni giocosi e aperti, definendo un luogo giovanile e conviviale.
Completano l’ambientazione interna le opere dell’artista argentina Valentina Chiappero: il suo progetto è intitolato “SACADO” – in spagnolo “estratto dal contesto”.