Un invito a vivere, tra il reale e il virtuale,
i luoghi e i non luoghi dei deserti del mondo
Il progetto le Parc des Deserts rientra in quei futuri itinerari non convenzionali ai confini dell’immaginazione, un invito a vivere l’ospitalità dei deserti, si inserisce nella prospettiva più generale dell’alternativa turistica tra protezione e sviluppo, attratività e promozione dei luoghi dei deserti, nell’ambito della cooperazione italo-algerina, come atto celebrativo dell’Anno Internazionale dei Deserti e della Lotta contro la Desertificazione, dichiarato dall’ONU per il 2006.
Il territorio di progetto, di circa 10 ettari, è sito in Ghardaia, nel cuore del Sahara algerino, si trova nella valle del M’Zab, che con le sue sette oasi è Patrimonio Unesco già dal 1982, con capitale la stessa oasi di Ghardaia, risalente al 1053.
L’indirizzo di sistemazione progettuale è strutturato in tre specifiche zone tematiche: il villaggio dei servizi con il centro culturale ed il museo dei deserti, l’oasi tecnologica, tra sentieri e dinamici segni d’acqua, con il suo parco botanico e i giardini dei deserti e, dominato dalla simbolica copertura a foglia di palma, il desertoscopio multimediale, con i suoi laboratori polisensoriali, il planetario virtuale e la sala imax 3D dome, per indagare il deserto in tutto il suo potenziale.
Il progetto Parc des Deserts segnerà l’inizio di ogni viaggio verso rotte infinite di oasi in oasi
Il progetto è gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Italiano in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente Algerino, l’Università della Tuscia di Viterbo,
per la progettazione lo Studio di architetturANDesign con sede a Spello, Perugia, degli architetti Luciano Buono e Monia Caneschi