Il progetto riguarda la realizzazione di due fabbricati annessi alla esistente azienda agrituristica. Uno pensato per l’esposizione, la vendita dei prodotti dell’azienda agricola, per la promozione della qualità degli stessi prodotti agro-alimentari del comprensorio ed infine per l’organizzazione di corsi formativi agrituristici e culturali.
L’altro una piscina coperta utilizzata prevalentemente nelle stagioni invernali quando la temperatura non permette di utilizzare la piscina scoperta di cui è dotata l’azienda. Il dialogo e la mimesi con l’ambiente circostante costituisce il tema del progetto conferendo al termine paesaggio una nuova valenza. Non solo rappresentazione del territorio, non più solo sfondo alle attività dell’uomo ma reale sorgente di stimoli ed eventi. Il progetto occupa il territorio per con-fondere artificio e natura, attraverso un’azione che possiamo chiamare mutazione. La prima costruzione è un piano fuori terra con una struttura in cemento armato. Il lato rivolto verso valle è completamente vetrato con porte-finestre scorrevoli in modo da permettere un contatto diretto con l’esterno, mentre i lati nord e sud presentano un ri-vestimento lapideo montato a secco con ricorsi di diverse dimensioni. La pietra utilizzata è la beola di color grigio che consente un’effetto di perfetta integrazione con il paesaggio, ed in particolar modo con gli ulivi circostanti. La disposizione è con ricorsi di diverse dimensioni che, con un’orditura senza giunti per accentuare il senso di longitudinalità delle superfici, simulano la stratificazione del terreno. Questo principio di stratificazione viene adottato per le superfici di calpestio, per le scale, le soglie delle porte, per dare un’impressione monolitica del manufatto. Il tetto, considerato non solo come copertura ma vero prospetto dell’edificio stesso, è invece ri-vestito con lastre di zinco-titanio che, disposte secondo fasce trasversali, riprendono i colori della terra circostante La seconda costruzione, la piscina coperta, s’incastra come un parallelepipedo, o meglio come una “scatola di pietra”, nel fianco del naturale declivio, aprendosi verso il panorama della vallata sottostante e permettendo, verso ovest, una vista a centottanta gradi sulle colline circostanti. Alcuni particolari costruttivi come l’utilizzo del sistema a sfioro dell’acqua ed il conseguente tema del riflesso, la vetrata a filo lucido permettono una mimesi bivalente ovvero sia per chi è dentro l’oggetto architettonico che percepisce a pieno il paesaggio, sia per chi è fuori che vede la piscina incastrata nel terreno. L’obiettivo è così quello di “lavorare con la natura”, considerando il paesaggio come testo su cui è possibile leggere le modalità e l’articolazione della natura stessa. E’ così che il paesaggio diviene spazio percepito, processo con-figurativo del progetto, contesto ma contemporaneamente rappresentazione ovvero messa in scena, luogo di esperienze fenomenologiche che permettono di cogliere le relazioni multiple tra lo stesso e l’architettura. Anche in questo caso il tetto, ovvero un“giardino-pensile”, sarà un nuovo prospetto: una copertura vegetale che riduce al minimo l’impatto ambientale rendendo di fatto invisibile il manufatto a chi si affaccia dalle terrazze superiori. Gli unici elementi che fuoriescono sono gli otto lucernari che come degli oggetti estrusi escono dal terreno e diventano sedute per i visitatori. Il sistema di illuminazione inserito negli stessi dà al fabbricato una nuova veste nelle ore notturne. La vasca della piscina è realizzata in mosaico, così come il bagno turco, mentre la zona dedicata al relax presenta un pavimento in cemento. L’accesso ai due nuovi edifici avviene con una piccola scalinata; da una quota intermedia si può così accedere con una scala, realizzata in beola, agli spogliatoi con i relativi servizi igienici e alla sala massaggi, mentre un’altra scala consente l’accesso alla sala espositiva. Particolare attenzione è stata data al sistema degli impianti meccanici: un adeguato sistema di condizionamento e deumidificazione consente il benessere termo-igrometrico necessario.